giovedì 11 aprile 2013

Sul monte Tobbio


Sul monte Tobbio -
 
ESCURSIONE 2013 del 20 Aprile 2013
 
 
Nelle giornate limpide, lo sguardo che gli alessandrini rivolgono verso sud si incontra con un monte insolitamente aspro: si tratta del Monte Tobbio, cuore del Parco Regionale delle Capanne di Marcarolo. Dalla chiesetta sulla sua cima, con accanto un rifugio di emergenza, si possono scorgere sia il porto di Genova che le colline del Monferrato che vaste porzioni dell'arco alpino.
 
Itinerario
Da Piazza 25 Aprile, lasciata l'auto, si prende a piedi la breve scalinata e quindi la strada in salita che porta in paese. In pochi metri, percorrendo via Cavour, ci si trova di fronte la chiesa. Sulla destra della chiesa, seguendo un cartello che indica la via ai ruderi del castello, inizia un acciottolato e quindi il sentiero, con la prima palina in legno che indica la via al Tobbio.
Il sentiero da qui è interamente segnalato (con un triangolo giallo pieno) e ben tracciato. Dopo la prima ripida rampa, la mulattiera sale dolcemente in mezzo al bosco di castagni. Nella prima mezz'ora, tutta in un bel bosco di castagni, si incontrano due bivi: al primo occorre andare a destra, al secondo invece a sinistra (nel 2006 ho trovato delle paline in legno, che hanno eliminato il rischio di proseguire diritto; rischio reale, dato che la strada che si lascia è più larga di quella da prendere).
Si esce finalmente allo scoperto, in una vegetazione di piccoli pini e ginestre, in vista del Tobbio, ancora piuttosto lontano: in questo tratto il sentiero, in saliscendi, offre belle vedute sugli spuntoni di roccia e i versanti un po' dirupati dei monti circostanti.
Proseguendo ancora si incontra un primo sentiero che proviene dagli Eremiti (segno: pallina e trattino gialli), quindi il percorso, ormai su terreno sassoso e con vegetazione sempre più rada, si fa più ripido.
Man mano che si sale si incontrano altre vie di salita ed i segnavia aumentano; risulta quindi impossibile perdersi.
Si arriva finalmente (2:00 ore circa da Voltaggio) al Passo della Dagliola (858 m.), sempre molto ventoso, dove confluisce anche il sentiero che sale da Ponte Nespolo (segnavia: due rombi gialli pieni), e dove un altro sentiero (quadrato giallo pieno) porta a Casa Carrossina e poi al Monte Figne (1:00 circa) o torna, con altro percorso, a Ponte Nespolo.
Dal Passo Dagliola si sale in una quarantina di minuti l'ultima rampa, incontrando proprio sotto la vetta un altro sentiero proveniente dagli Eremiti (segnavia con cerchio vuoto giallo barrato orizzontalmente) e quindi si raggiunge comodamente l'arrotondata vetta, sulla quale è stata costruita una caratteristica chiesetta bianca, visibilissima anche da molto distante, con annesso un provvidenziale locale di ricovero.
Dalla vetta, se la giornata è buona, la vista spazia, partendo da sud, sui laghi del Gorzente, la Madonna della Guardia e uno spicchio di Mar Ligure; il Beigua; le Alpi Liguri, le Alpi Marittime con ben riconoscibili Argentera e Matto, le Cozie con il Monviso; Gran Paradiso (credo), Cervino e Rosa; più vicini a noi, i colli Tortonesi, verso NE-E Giarolo ed Ebro, e la catena dell'Antola; le Rocche del Reo Passo; infine, a SE, i vicini Monte Leco, Taccone e Figne.
Il Tobbio è anche un balcone di prim'ordine sulla pianura piemontese. Verso nord, ad occhio nudo si vede fino a Novi (bene l'Italsider stabilimento); forse anche oltre, ma in giornate molto limpide.


Cosa c'è di speciale?
Il percorso è un luogo legato alla Resistenza. Il 7 aprile 1944 fu teatro di un forte rastrellamento delle forze nazifasciste, che avvenne tra il 7 e l'11 aprile 1944 che costò la vita a 147 partigiani. Nelle vicinanze del monte Tobbio, sorge il Sacrario dei Martiri della Benedicta, in ricordo dei partigiani che furono fucilati e dei resti dell'ex convento Benedettino che venne distrutto dai nazifascisti.
Trekk: Voltaggio (mt. 500) – Monte Tobbio (mt. 1092) – Voltaggio (mt. 500).
Difficoltà: Media. Pranzo al sacco con propri viveri.
Viaggio: utilizzo auto propria.
Attrezzatura necessaria: abbigliamento da trekking, k-way, ghette, zainetto, scarponi da trekking, cappello di lana, maglione, giacca a vento, guanti, 1 lt. d’acqua.
 


 Se sei interessato a partecipare a questo trek, contatta Marco Mussi al 3884943886.